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Aymen Mabrouk al Cpia di Vittoria

In questi giorni alcune classi del Cpia di Vittoria hanno partecipato ad una lezione dialogata con Aymen Mabrouk, un attore di origini tunisine...

Utente Redazione CPIA Ragusa

da Redazione Cpia Ragusa

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Aymen Mabrouk al Cpia di Vittoria

In questi giorni alcune classi del Cpia di Vittoria hanno partecipato ad una lezione dialogata con Aymen Mabrouk, un attore di origini tunisine noto non solo nel mondo arabo ma anche in Italia, Francia, Nord Europa. Dalla serie TV “Harga!”, che ha portato allo schermo in prima serata il dramma della migrazione e della traversata, alle nostre classi, che tra i primi accolgono i migranti per l’apprendimento della lingua italiana. Tema della lezione è stata la poesia araba-siciliana, e in particolare il poeta Inb Hamdis, che nato a Noto durante la conquista araba della Sicilia (827-1091), ha scritto poesie sulla “Amata Sicilia”, definita “terra mia”. Dietro le poesie, il tema dell’integrazione, dell’inclusione multiculturale. Se tanto noi siciliani dobbiamo alla colonizzazione araba, basti pensare alle influenze culinarie (giuggiulena, zibibbo, cassata), ad alcune parole (gebbia, zafferano, mischino), ai nomi delle città e agli stili architettonici, oggi come possiamo migliorare l’integrazione tra culture diverse? Imparare la lingua italiana, rispettarsi a vicenda e soprattutto costruire insieme occasioni di interazione, di incontro, hanno risposto i corsisti, tra cui anche italiani che sono stati immigrati in Germania. “La lingua ci rende uguali”, cita Don Milani la Dirigente Anna Caratozzolo, ricordando come l’inclusione passa dalla riappropriazione della parola. E Mabrouk, raccontando la propria esperienza, ribadisce non solo l’importanza della lingua, ma anche dell’Arte, vero strumento della comunicazione e fonte di arricchimento reciproco. E noi, ci auguriamo che la nostra scuola possa continuare a stimolare e incentivare l’inclusione e costruire nelle nostre città ponti tra culture.